Musei, biblioteche, conservatori


Misurazione della qualità dell’aria di musei, biblioteche, conservatori

Musei, conservatori e biblioteche sono strutture particolari per quanto riguarda la qualità dell’aria. La ventilazione deve consentire allo stesso tempo di assicurare la conservazione delle collezioni o degli strumenti musicali attraverso un rigoroso controllo climatico, fornire un comfort soddisfacente al pubblico e garantire la sicurezza del personale che lavora nei laboratori, nelle aree di accoglienza e negli spazi espositivi. Anche lo stesso edificio può presentare sfide particolari in termini di qualità dell’aria (ermeticità, architettura, impossibilità di apportare modifiche agli edifici tutelati, ecc.).

Numerose sostanze inquinanti e provenienti da diverse fonti

Questi edifici possono essere soggetti a diversi tipi di inquinamento: inquinamento chimico (in particolare Composti Organici Volatili – COV – come il benzene e la formaldeide), inquinamento da particolato (polvere) e inquinamento microbiologico (principalmente lieviti e muffe).

Questo tipo di inquinanti possono provenire da materiali di costruzione e di arredo (pannelli truciolare, isolanti acustici, ecc.), opere d’arte, mobili, strumenti e libri conservati nei locali, in particolare quando sono introdotti nuovi oggetti. La contaminazione può anche essere legata al pubblico o provenire dall’esterno per via aerea (per esempio in caso di prossimità con una strada molto trafficata).

Conservazione delle collezioni

Le collezioni di musei, conservatori e biblioteche possono essere esposte all’inquinamento chimico (Composti Organici Volatili – COV –, compresi aldeidi e composti del cloro, acidi, ammoniaca, ecc.), all’inquinamento particellare e microbiologico (la contaminazione fungina è uno dei rischi principali nelle aree di stoccaggio poiché si diffonde rapidamente). Questi tipi di inquinamento provocano corrosione, macchie, scolorimento, alterazione dei pigmenti, efflorescenze, acidificazione, degrado di materiale e della policromia.

È quindi necessario un controllo rigoroso delle condizioni climatiche, ma anche della composizione dell’aria, nelle vetrine, nei magazzini, nelle zone di stoccaggio, nelle aree di accoglienza e di esposizione, nelle aule, negli spazi per le prove e gli spettacoli.

ISPIRA lavora a stretto contatto con i curatori delle collezioni e i servizi responsabili delle installazioni tecniche per valutare il rischio di inquinamento, effettuare misurazioni pertinenti e raccomandare azioni concrete e soluzioni tecniche che fanno parte integrante di un piano d’azione per contenere l’impatto dell’inquinamento dell’aria sulle collezioni.

Musei, conservatori e biblioteche sono strutture particolari per quanto riguarda la qualità dell’aria.

Accoglienza del pubblico

Musei, conservatori e biblioteche sono aree di accesso pubblico, alcune delle quali destinate a un pubblico a volte vulnerabile (minori, anziani). Occorre prestare particolare attenzione alla qualità dell’aria respirata dal pubblico nelle aree di accoglienza e di esposizione, nelle aule, negli spazi per le prove e gli spettacoli.

I materiali di arredamento devono essere scelti con cura. I pannelli OSB, per esempio, utilizzati come divisori nelle mostre temporanee, nonché gli isolanti acustici possono essere una notevole fonte di formaldeide.

L’inquinamento chimico, particellare e microbiologico proveniente dall’edificio, dall’arredamento, dalle collezioni, dall’esterno o legato al pubblico può provocare irritazioni agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie, reazioni allergiche, ecc.

Nelle aree di accoglienza del pubblico, ISPIRA effettua misurazioni degli inquinanti, diagnosi della ventilazione e dei sistemi di aerazione e diagnosi olfattive adatte al contesto specifico di questo tipo di spazi. La relazione dello specialista fornita da ISPIRA comprende un piano di gestione della qualità dell’aria che consente di garantire una qualità ottimale dell’aria respirata dal pubblico.

Sicurezza del personale

Il personale di musei, conservatori e biblioteche è esposto all’inquinamento sia nelle aree aperte al pubblico sia in quelle riservate (magazzini, zone di stoccaggio, laboratori). In queste aree il personale può venire a contatto con vari tipi di inquinamento provenienti dall’edificio, dagli oggetti (muffe, metalli e metalloidi come l’arsenico) o da solventi e composti utilizzati specificatamente per la manutenzione e la conservazione delle collezioni (stirene, etanolo, toluene, xileni, formaldeide, ecc.).

ISPIRA effettua misurazioni dell’esposizione professionale in questi ambienti e propone soluzioni tecniche e azioni concrete per proteggere il personale (ventilazione, disposizione delle postazioni di lavoro, uso di dispositivi di protezione individuale, ecc.).

Controllo della qualità dell’aria dopo un sinistro

Al momento della consegna del sito, dopo l’esecuzione di lavori o il verificarsi di un sinistro, ISPIRA effettua analisi destinate ad assicurarsi che il sito possa essere riaperto in totale sicurezza. Queste analisi misurano tra l’altro le polveri di piombo dopo i lavori, gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) nel caso di un incendio, o la misurazione dell’umidità e della muffa dopo un danno idrico.

Altre richieste

I nostri team possono anche fornirvi assistenza per tutte le altre questioni legate alla qualità dell’aria:

  • Certificazioni e label (UNI /PdR 13:2015 / CASACLIMA NATURE /Standard PASSIVHAUS/ BREEAM, LEED, WELL Building Standard, ecc.)
  • Misurazione del radon
  • Assistenza fornita al committente per la realizzazione delle vostre gare d’appalto, la gestione dei vostri piani d’azione e i progetti di attuazione
  • Ingegneria, ufficio progettazione
  • Comunicazione
  • Competenza legale

I nostri esperti di qualità dell'aria sono a vostra disposizione per tutte le vostre domande e richieste di preventivo!

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